martedì, giugno 03, 2008

Dimmi che scarpe porti e ti dirò chi sei.

Non indosso mai zoccoli. Semmai sabot.

4 commenti:

Carlo ha detto...

mmmmmmmmmm.......... amo questa donna, o quantomeno le sue preferenze in fatto di calzature!

Anonimo ha detto...

Allora hai il gusto del pericolo.

Carlo ha detto...

Certo cara, altrimenti perché mai girerei l'Italia spendendo un sacco di soldi per prendere mazzate?
Vedi, a volte mi lamento e mi chiedo chi me la fa fare ma purtroppo o per fortuna, credo che la vita, per dirla con un poeta, vada succhiata e goduta sino al midollo.
Non parlo di ose eclatanti, per carità, ma anche se non soprattutto delle piccole meraviglie che ci compaiono ogni giorno davanti agli occhi, se solo abbiamo la capacità e volontà di guardare davvero (cfr. "Meraviglioso" di Domenico Modugno, una delle mie canzoni preferite in assoluto).
Così i samurai giapponesi, gente che affrontava la morte ad ogni momento, era capace di commuoversi davanti ad un fiore di ciliegio dalla effimera vita.
Quando per la prima volta ho sentito Giovanni Lindo Ferretti (sempre sia lodato!) cantare "La morte è insopportabile per chi non riesce a vivere" o che "la linea retta è per chi ha fretta" ho capito di non essere il solo pazzo che crede che nel bilancio della vita, infine, ricevi ciò che dai, e che se si è disposti a rischiare, prima o poi, la ricompensa arriva.
Così, restare ammaliati da una caviglia che appare sbarazzina sulla sommità di un tacco 12 può valere il prezzo di delusioni o sofferenze.
Tutti dobbiamo morire, prima o poi, ma non tutti arrivano a quel momento avendo vissuto.
Scusate la confusione e la prolissità, mi sono perso nei miei pensieri...

carlo, Lode a Mishima e a Majakovskij

Anonimo ha detto...

Born to suffer? Un pò come gli interisti allora.....

voli londra