venerdì, luglio 18, 2008

A Roma no...ma altrove...


Io non credo di essere stronza, ne voglio diventarlo, non credo che lo si deve essere per forza per convivere e amare gli uomini, e poi voglio dimostrare o provare a discutere sul fatto che non essere stronza non vuol dire essere stupidi o troppo buoni. (tesi da dimostrare)
(svolgimento) Non so se vorrete definirmi non buona o stronza dopo che vi racconterò cosa ho fatto.
Ho detto a un uomo che mi corteggia da settimane, che è presente, costante, dolce, tenero come pochi ne ho incontrati nella mia vita, come forse ho sempre desiderato, gli ho detto rispondendo a una sua domanda fatta al telefono in maniera sommessa, con imbarazzo, domanda fatta dopo settimane di nessun accenno: “ma tu hai qualcuno a Roma”. Mi ha chiesto lui, e io ho risposto dopo aver fatto finta di non capire…”cosa…?” “ah, no non ho nessuno….” “ a Roma” e lui giustamente ha capito dal mio intercalare e come io volevo far credere inconsciamente (perché le donne sono stronze anche inconsciamente dopo aver tanto sofferto in storie precedenti…vabbè giustifica che non vale…) “no a Roma, ma quindi in altre parti sì!” e lì io ho riso, ho fatto cadere il discorso.
Il giorno dopo avevo i rimorsi di coscienza, ancora..e non solo a Roma.
Perché siamo sempre incontentabili noi esseri umani, non voglio mettere solo donne, perché secondo me siamo indistintamente così…perché? Non siamo mai contenti, e io dopo 10 giorni di attenzione ho sclerato e volevo mandare tutto all’aria, l’incontro di questo weekend. Perché ho l’ansia da prestazione, della prima notte insieme, ho paura di non piacergli, di non essere in vena, che non mi piaccia lui a me…il mio amico Zio è stato felice di sentire che anche noi donne abbiamo le ansie da prestazione….e che ti pensi?
E mi ha fatto capire dal punto di vista di un uomo che le sue attenzioni in questa luna di miele in attesa di conclusione non valgono per capire la tipologia di legame o di sentimento che sente per me, perché queste attenzioni sono dovute a un desiderio intrinseco di consumazione sessuale interrotta (scopata in sospeso...per darle una definizione più prosaica)…dopo questo weekend capirò - se continuerà a essere ancor così presente e attento - capirò se il suo interesse e anche a altro oltre il mio corpo…
Zio mi ha fatto un'osservazione che mi ha un po’ tranquillizzato dalla paura di deludere anche i suoi sentimenti con il mio senso pratico (pochi interessi in comune, ma che stammo a fa’ stiamo 400 km lontani, e poi cosa possiamo costruire, e poi lui forse sta ancora uscendo da anni di matrimonio trascinato…ecc…).
Stai calmina, stronza in panne, mi chiamo così per concludere, e mi domando: ma le stronze vanno in panne? Aspetto consigli rapidi tutto si svolgerà…ora!!

dall'inviata citroglicerina

10 commenti:

Fata Morgana ha detto...

carissima,il tuo post mi è piaciuto molto,e non preoccuparti per le "ansie da prestazione"...anche alle vere stronze può capitare (in fin dei conti siamo esseri umani anche noi o sbaglio?!). Ti do un consiglio: vivi questa storia serenamente.Senza seghe mentali (se mi è concesso dirlo) perchè queste potrebbero rovinare l'intera storia. E ti dico questo per esperienza personale in quanto da 5 mesi frequento una persona...ci sono stati un pò di casini tra noi che fortunatamente sono stati risolti...ma purtroppo i dubbi e le paure restano, quindi non "inflipparti" troppo!!vivila giorno per giorno...tu comunque cerca sempre di dare tutta te stessa!
besos

citroglicerina ha detto...

che carina fata che sei!
ti farò sapere, cronache dal weekend alla settimana prossima...

continuate a seguirmi...

non mi chiamare "stronza"!!

citr...ina

Anonimo ha detto...

citronza, io ho passato buona parte della nottata rigirandomi nel letto, in piena fase di paturnie sessuali...combattuta tra il salire 4 piani di scale per estinguerle alla radice con un mio spasimante che mi adora, ma del quale sono anche amica, (ergo sarei stata una grossa stornza)e dare sfogo alla più fervida fantasia nella speranza che alla fine avesse la meglio... ti assicuro che a volte pensare troppo ti toglie tante soddisfazioni... ;>

tienici aggiornati
Penelope

citroglicerina ha detto...

certo che la desinenza cistronza non ci avevo pensato quando ho scelto lo pseudomino...che è citroglicerina!!!

ma grazie per l'incitamento.

Carlo ha detto...

Mah, boh, boccaccia mia statti zitta...

Carlo ha detto...

ecco perché poi succedono cose così...

Giovanni si sente attratto da Teresa. Le propone di andare al cinema, lei accetta. Si divertono. Sere dopo lui la invita a cena e di nuovo stanno bene. Nel giro di poco tempo nessuno dei due vede più gli altri.

Una sera, in auto, rincasando...
Teresa senza pensarci dice: "Hai pensato che oggi sono sei mesi che ci vediamo?". Si fa silenzio in auto. A Teresa quel silenzio sembra pieno di significati. Pensa: "Forse gli avrò dato fastidio che abbia detto questo, forse crede che io voglia forzarlo a prendersi un impegno che lui non desidera o del quale non è sicuro...".
Giovanni pensa: "Ma guarda, sei mesi...".
Teresa pensa: "Ma neanche io sono sicura di volere questo tipo di rapporto. A volte mi piacerebbe avere un po' di libertà, per avere tempo di pensare a ciò che voglio veramente... Continueremo a vederci a questo livello di intimità? Sono pronta a questo impegno? Conosco davvero quest'uomo?".
Giovanni pensa: "Quindi questo significa che era... vediamo... febbraio quando iniziammo, giusto dopo aver lasciato il meccanico, cioè... vediamo il contachilometri... merda, devo cambiare di nuovo l'olio!".
Teresa pensa: "È sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando male. Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto, più intimità; forse ha sentito prima di me che ha delle riserve. Sì, è questo. Ha paura di sentirsi rifiutato".
Giovanni pensa: "Devo dirgli di guardarmi di nuovo il carburatore. Questa cosa cammina come un camion dell'immondizia".
Teresa pensa: "È arrabbiato. Anch'io lo sarei. Dio, mi sento così colpevole, facendogli passare questo, ma non posso evitare di sentire come mi sento. E non mi sento sicura".
Giovanni pensa: "Mi diranno che ha solo tre mesi di garanzia!".
Teresa pensa: "Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe azzurro sul suo cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona comune, buona, con la quale mi piace stare, che è importante per me e alla quale io importo. Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie da adolescente romantica...".
Giovanni pensa: "Vogliono una garanzia? Gliela do io la garanzia!".
Teresa dice a voce alta: "Giovanni!".
Giovanni, sorpreso: "Cosa?".
Teresa: "Per favore, non ti torturare così!", dice, con gli occhi velati di lacrime: "Forse non avrei dovuto dirti... Dio, mi sento così..." e si interrompe singhiozzando.
Giovanni: "Cosa c'è?".
Teresa: "Sono così stupida!", singhiozza, "Voglio dire, lo so che non esiste quel principe; non esiste né cavaliere né cavallo...".
Giovanni: "Non c'è cavallo?", dice stupito.
Teresa: "Pensi che sono stupida, vero?".
Giovanni: "Ma no!", risponde contento finalmente di avere una risposta facile.
Teresa: "È solo che... ho bisogno di un po' di tempo, mi capisci...".
Segue una pausa di dieci secondi durante la quale Giovanni, pensando il più velocemente possibile, cerca una risposta.
Giovanni: "Certo che ti capisco".
Teresa, emozionata, prende la sua mano: "Oh, Giovanni davvero lo pensi?".
Giovanni: "Ah... sì, sicuramente...".
Teresa si volta per guardarlo, e fissa i suoi occhi, rendendolo alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che vedere con un cavallo. Alla fine lei dice: "Grazie Giovanni".

Lui l'accompagna a casa e lei va a letto. Come un'anima che si tortura, piange fino all'alba. Intanto Giovanni torna a casa, apre un sacchetto di patatine, accende la TV e si immerge nella replica di una partita di tennis tra due giocatori sconosciuti. Una debole voce in un angolo recondito della sua mente gli dice che qualcosa di importante è successo, nell'auto, ma è sicuro che non c'è modo di capirlo: meglio non pensarci.

Il giorno dopo Teresa chiamerà una delle sue amiche e parleranno della cosa per sei ore di seguito. In forma dolorosamente dettagliata analizzeranno tutto quello che lei ha detto e tutto quello che lui ha detto, ritornando su ogni punto una e più volte, esaminando ogni parola, considerando ogni possibile ramificazione. Continueranno a discutere per settimane, senza arrivare a nessuna conclusione ma senza mai annoiarsi.

Intanto Giovanni un giorno, guardando una partita di calcio con un amico, distrattamente chiederà: "Luca, sai per caso se Teresa ha un cavallo?".

citroglicerina ha detto...

maestro di passo sei un grande!! ti penserò molto...
non stesera però...ahahahhahahahahahahah

comunque è vero siamo proprio fatti così...

citr....ina

Anonimo ha detto...

caro mastro ma dove le trovi???

Carlo ha detto...

cara fata... la Rete è piena di queste caxxate, basta googlare con le parole giuste.
;-)
Se poi volete, per par ondicio, ve ne offro un po' di donne contro donne, ovvero le amicizie son come le scarpe, più sono strette e più alla lunga fanno male...

Unknown ha detto...

è un blog mitico! caspita quanto utile! grazie per tutte le dritte...;-)

voli londra